Monte Croce_Porta di Prada_Rif.Bietti-Buzzi_anello_200620
Per far gustare all'amico e sopraffino fotografo Giuliano un delizioso panorama da cartolina illustrata, eccomi, a distanza di qualche settimana, ancora alla conquista della vetta del Monte Croce, giustamente famoso per il meraviglioso panorama. Una volta giunti al Vò di Moncodeno ci incamminiamo per l'ormai conosciuto sentiero, ma oggi non passiamo dal Baitello dell'Amicizia, compiamo invece un'ampio arco in salita nel bosco, fino ad arrivare alla cima del Monte Croce. Raggiunta la vetta, infatti, la sorpresa del fotografo dinnanzi a tanto spettacolo è tale che lo perdo di vista; s'immerge nei rododendri, saltella sulle roccette, fa zoom sul Rosa finanche al Cervino, mitraglia panoramiche sul paradiso che ci circonda, click, click, click. E' una giornata speciale, lucida e tersa, perfetta per fare foto indimenticabili. Dalla vetta scendiamo al Baitello dell'Amicizia in cinque minuti, qualche altra foto, risaliamo poi ancora alla Croce incamminandoci sulla bella dorsale verso il Monte Pilastro. I cartelli indicano dritti la Bocchetta di Calivazzo, noi scendiamo a sinistra alla Bocchetta di Prada per ripido sentiero - già fatto nella precedente escursione - ma arrivati al tratto esposto su roccette fatto l'altra volta, individuiamo un paletto con il bollo TGS (Trail Grigne Sud, foto 13) che indica una tranquilla discesa che aggira comodamente le pericolose roccette. Raggiungiamo la Bocchetta di Prada, poi la chiesetta, e via per il Rifugio Bietti...davanti e dietro di noi parecchi escursionisti "della domenica", anzi del sabato, con bambini, cani - quanti cani! -, nonne e zie al seguito. Raggiunto il Rifugio Bietti-Buzzi, con qualche difficoltà ci sediamo per terra per consumare il nostro frugale pasto ma a distanza di sicurezza dalle innumerevoli comitive che riempiono il prato. Siamo increduli di fronte a tanta gente che bivacca, demerito tra le altre cose ben più gravi, del maledetto Coronavirus. Finita la banana mi infilo gli scarponi per il ritorno, sento una voce che da dietro mi chiede: "Scusi, andate via?" Ohibò, siamo in montagna, non sul tram 12! Lasciato il posto al pigro interlocutore, riprendiamo la via del ritorno con magnifiche viste sul lago, su Mandello e sugli splendidi roccioni del Grignone. Di fronte a noi c'è sempre il Monte Croce e il Monte Pilastro che sembra ci dicano: "eravate quà, poco fa". Arrivati al parcheggio del Vò di Moncodeno rimaniamo allibiti dalla quantità inverosimile di auto, non solo sul nuovo piazzale ma fin giù, giù, giù. Incredibile. Sabato da Coronavirus. I dati: Distanza 11 km Tempo 7:19 hr. Ascesa 935 m. Alt.max 1824 m.
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