Tre Pizzi 07.06.2013
La partenza di questa bellissima e facile escursione avviene dalle Baite di Mezzeno. Dopo aver superato il paese di Roncobello (Bg), si arriva alla frazione di Capovalle (dove è stata installata da aprile 2013 una colonnina per il pedaggio della strada, 2 euro al giorno), i numerosi tornanti, circa 16, si inoltrano nella bella pineta e terminano nel grande spiazzo alle Baite di Mezzeno dove si parcheggia. Prendiamo il sentiero 217 per il Pietra Quadra-Tre Pizzi. La salita è allietata dal sole che illumina il bellissimo e verde vallone. Arrivati al fotografatissimo masso con le indicazioni in vernice rossa per i Laghi Gemelli, giriamo a sinistra per i Tre Pizzi-Pietra Quadra. Il sentiero sale mai troppo ripido, superiamo il roccolo del Tino ed in breve eccoci al pianoro, dove, alla nostra sinistra, vediamo la bella Baita Campo. Godiamo per alcuni minuti la favolosa vista sull’Arera, che da questa angolazione pare un gigante dolomitico. Il sentiero riprende dietro alla grande “penzana” (il ricovero per le bestie), salendo ora più deciso verso i già visibili Tre Pizzi (m. 2144). Il paesaggio cambia rapidamente, si entra in un ambiente decisamente più brullo e selvaggio, ma indubbiamente più affascinante. Quando arriviamo al vallone del Pietra Quadra, con i Tre Pizzi alla nostra sinistra, vediamo con non poca sorpresa ancora tantissima, troppa neve per essere quasi a metà giugno. Raggiungiamo la base del Pizzo settentrionale camminando nella neve. Gli ardimentosi Luigi e Gigi salgono in vetta arrampicandosi con l’indispensabile aiuto delle mani e, in alcuni punti, con le gambe aperte a compasso. Attenzione che la salita alla cima, ma soprattutto la discesa non è per tutti. Ci dirigiamo poi fino alla rustica baita Tre Pizzi, il laghetto è ghiacciato e si vedono parecchie impronte di camosci. In alcuni punti la neve è alta e si sprofonda fin oltre il ginocchio. Il Pietra Quadra domina il vallone con la sua enorme mole, la neve e le nuvole che ormai scendono basse rendono il posto affascinante e primitivo. Meno male che abbiamo il gps, con tutta quella neve e la nebbia non corriamo il rischio di perdere il sentiero. Ritorniamo velocemente verso il basso con la pioggia e la grandine che ci accompagnano fino al parcheggio delle Baite di Mezzeno. |