Strada Regia_Brunate-Torno_Pietra Nairola-Pietra Pendula-Avelli di Torno 14 11 18
Finalmente un mercoledì di bel tempo dopo tre settimane di pioggia. Arriviamo a Como e troviamo fortunosamente due posti per le auto in pieno centro, dopo aver pagato il salato ticket per le auto e infilati gli scarponi ci dirigiamo sul lungolago verso la caratteristica funicolare che in una diecina di minuti ci solleva a Brunate. Scendiamo dalla stazione sull'asfaltata per S. Maurizio fino alla storica fontana della Campari, (che io sappia, primo e unico esempio di pubblicità scultorea, fin'ora almeno), i cartelli della Strada Regia ci conducono fino al campo di calcio dove inizia il sentiero per Torno, entriamo finalmente in un umidissimo bosco, a terra la moquette di foglie gialle lascia spazi a scivolosi sassi, però la mulattiera è larga e in piano, un vero piacere camminare così. Raggiunta la cappelletta del Rosario i cartelli ci indicano a destra la Pietra Nairola, saliamo faticosamente l'erto pendio sul quasi invisibile sentiero, in realtà è l'unico strappo della giornata davvero tosto, (vedi altimetria). L'enorme pietrone di granito ghiandone è arrivato dalla Val Masino, imponente eppure quasi fragile nel suo stare proteso in bilico verso il lago, salirci sopra è un'emozione, il tuo peso, oooooooohhh... lo potrebbe far crollare! Scendiamo a riprendere il sentiero, passiamo dal grande Sasso del Lupo dove, si dice, si nascondeva il quattozampe in cerca dei bambini cattivi, arriviamo con questo truce pensiero alle case di Montepiatto per godere del bellissimo panorama sul lago dalla chiesa di S. Elisabetta e sbucare poi sul grande pianoro dove campeggia solitaria la Pietra Pendula, masso erratico a forma di fungo porcino, altro straordinario esempio della forza degli antichi ghiacciai. Dopo tanta cultura geologica andiamo a ritemprarci presso il bel Crotto di Montepiatto, dove ci accoglie una stufa scoppiettante e dell'ottimo cibo (da provare la panna cotta con le castagne del bosco di Montepiatto). Per completare la giornata di studio non ci resta che scendere verso la frazione Piazzaga e visitare gli Avelli di Torno, grandi buchi ovali scavati nei massi erratici, qualcuno dice abbeveratoi per gli animali, altri vasche per il bagnetto, in realtà tombe scavate nelle rocce in epoca romana. Scendiamo verso Torno sempre per larga mulattiera, passiamo sotto la sorprendente Porta Travaina ed eccoci in paese, raggiungiamo l'imbarcadero dove finalmente vediamo il sole, per la prima volta in tutta la giornata. Il tramonto del sole è un'altra grande emozione, il cielo che si tinge di giallo e di rosa ci accompagna spegnendo lentamente i suoi meravigliosi colori nel viaggio in battello fino alle luci artificiali nel chiaroscuro della trafficatissima Como. Questa escursione si può effettuare molto comodamente con il treno, la funicolare per Brunate è a due passi dalla stazione delle Nord. I dati: Distanza km. 18 a piedi Tempo hr. 9:16 Alt.min m. 194 Alt.max m. 696
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