Rifugio Santa Rita 28.07.2013
Siamo con Stefano a goderci un meritato week-end in montagna. Arriviamo in perfetto orario a Introbio, in fondo a via delle Ville, dove ci aspetta il Defender che ci porterà al rifugio Tavecchia*. In mezz’oretta di scomodi ma divertenti sballotttolamenti eccoci finalmente al rifugio. Dopo una notte quasi insonne per gli schiamazzi di una scatenata scolaresca, la domenica mattina alle 7,30, dopo un’abbondante colazione, partiamo per il Santa Rita. Ci incamminiamo sulla larga carrareccia che porta alla Madonna della Neve dove si può scegliere se andare al Santa Rita (m.2000) per la direttissima, oppure per il Lago di Sasso allungando il percorso, decidiamo questa soluzione visto che ancora molto presto. In vista delle baite di Sasso un bel cartello in legno ci dice di andare a sinistra per il Lago. Il tempo fa i capricci, pare che voglia piovere da un momento all’altro, la salita è molto gradevole ed in poco tempo raggiungiamo un cartello Cai con indicazioni per il rifugio Grassi, alla nostra destra, o per il rifugio Santa Rita, alla nostra sinistra. Proseguiamo per il Lago, poi torneremo indietro. Il lago è esattamente sotto il Tre Signori, il posto è veramente molto bello. Decidiamo di fare il giro del lago per raggiungere alcune macchie di neve, passiamo due simpatici tratti attrezzati con catene. Arrivati ad un ripidissimo canalino con catena, però, decidiamo di tornare indietro a prendere il sentiero per il Santa Rita. Attraversiamo il torrente che esce dal lago e saliamo su rare tracce di sentiero, costeggiando una piccola casera. Il sentiero taglia in diagonale la Val Biandino tra scoscesi prati pienissimi di fiori ed in men che non si dica ecco che laggiù in fondo vediamo la sagoma del Santa Rita. Ora il sentiero è praticamente in piano fino al rifugio, splende il sole e fa molto caldo. Ci fermiamo al rifugio per una birretta e dopo una sosta fotografica prendiamo il sentiero diretto per la Val Biandino, un’oretta circa di discesa ripida (meno male che non l’abbiamo fatta in salita) e alle 13 eravamo con le gambe sotto il tavolo per gustare l’ottima e abbondantissima cucina del Tavecchia. *Chi volesse raggiungere il Tavecchia a piedi da Introbio calcoli una scarpinata (sentiero, più breve, o cementata, più lunga) di almeno 2,30-3,00 ore. La jeep si prenota al: 340.5012449 |