Rifugio Rosalba 14 05 16
A Lecco prendiamo la strada per la Valsassina e usciti dopo l'ultima, lunga galleria del Lupo, alla rotonda di Ballabio saliamo per i Piani dei Resinelli e dopo i 14 tornanti della strada, eccoci nel grande piazzale dei Piani, dove, poco più avanti, prendiamo proprio dietro la chiesetta. Alla fine dell'asfaltata si parcheggia dove si può, oppure, sollecitando le sospensioni dell'auto, si può proseguire sulla sterrata via Alle Foppe (cartello di ingresso solo per i residenti) fino ad un grande slargo nel bosco dove i posti auto non mancano. Quì comincia anche il sentiero per il Rosalba, che ci viene indicato da vecchissimi e sbiaditi cartelli scritti a mano, il sentiero sale dolcemente per poi scendere di qualche metro di dislivello fino ad incontrare un piccolo ghiaione, poco più avanti qualche scalino di ferro ci aiuta a superare un bel gradone di roccia con alcuni nuove funi mancorrenti (una volta non c'erano). Il sentiero si inoltra nel bosco fino ai piedi di una sontuosa e verticale parete di roccia dove alcuni sorridenti giovani scalatori si apprestano alla sua conquista. Da questo punto in poi il panorama è davvero splendido, innumerevoli pinnacoli di roccia spuntano quì e là facendo correre la fantasia per la loro somiglianza a mani, sigari, missili, corone...lo sguardo vaga in cerca delle forme più strane, dietro di noi il lago si stende argenteo fino a Bellagio. Salendo ancora per il bel sentierone ecco la rosa sagoma del Rosalba che fa capolino la in alto, un selfie è d'obbligo per autenticare le nuove gesta dei due Gitanti Gioiosi! Oggi il menù del Rosalba prevede brasato o spezzatino coi funghi con l'immancabile polenta, ottimi entrambi e velocemente spariti all'interno degli escursionisti. Dopo qualche grappino gentilmente offerto agli astanti dal Gitante che festeggia uno dei suoi pochi "anta" riprendiamo, con gambe ben ferme, la via del ritorno. |