Rifugio Monte Chiappo 12.08.2013
Stavolta decidiamo di esplorare gli Appennini, nel punto dove si incontrano tre regioni: la Liguria, il Piemonte e la l'Emilia. Arriviamo a Varzi passando da Zavattarello (tra i borghi più belli d’Italia) per la strada dei vini e dei sapori dell’Oltrepò pavese. Da Varzi seguiamo le indicazioni per il passo del Brallo e Pian dell’Armà, inoltrandoci in Valle Staffora. Dopo circa un’oretta di tragitto arriviamo ai piani dell’Armà e successivamente alla deliziosa e piccolissima località turistica di Pian del Poggio (1330 m.). Le strade per arrivare sin quì sono strette e tuttecurve con il manto stradale in alcuni punti in cattive condizioni. A Pian del Poggio prendiamo il sentierone di destra che ben visibile si innalza dietro il bar seggiovia, il percorso è molto semplice e adatto a tutte le gambe, anche le meno allenate. Ci fanno compagnia i fiori, tantissimi, il loro profumo ci accompagna per tutto il percorso. A zig zag passiamo sotto la seggiovia che, mi dicono, funziona solo d’inverno per gli sciatori. Ad un bivio sul sentierone un cartello turistico ci informa che siamo sulla medievale Via del sale, percorso che univa Genova con Varzi per il trasporto del prezioso minerale. Dal bivio, in men che non si dica, arriviamo allo scuro e anche un pò triste rifugio Monte Chiappo a quota 1700 metri. Il panorama però è veramente fantastico, a sinistra il Penice e l’Emilia, di fronte il Monte Lesima e la Liguria, dietro di noi il Piemonte, siamo proprio nel punto dove quasi si toccano i confini di queste tre regioni, (il confine con la Liguria è a 8 Km). Un cartello turistico ci informa anche dei tanti sentieri da fare in giro, molto interessanti per l’escursionismo, peccato che questa zona sia così lontana da Milano. Numerose le persone al rifugio nonostante il lunedì feriale. Wilma fa amicizia con numerosi quattro zampe e noi dopo una birretta al rifugio, un buon pic-nic in cima al monte in compagnia della statua di San Giuseppe falegname, torniamo sui nostri passi per un veloce ritorno a Pian del Poggio, e a un'estenuante, lungo ritorno in auto a Milano. |