Rifugio Mirtillo, Val Carisole_ciaspolata 12.02.2014
Con tutta la neve che è caduta a febbraio il desiderio di fare una bella ciaspolata è forte. Arriviamo a Carona e parcheggiamo sulla strada appena sotto la seggiovia per la Val Carisole. I più volenterosi propongono la salita a piedi, ma viste le espressioni truci degli altri, si stabilisce a maggioranza di prendere la seggiovia fino alla Val Carisole. In una diecina di minuti si arriva al capolinea...la discesa dai seggiolini non è delle più agevoli, gli sci, gli zaini con appese le ciaspole impediscono i movimenti. Il panorama è davvero notevole; dal Pizzo del Vescovo al Valgussera, al Montebello, al Chierico, tutti imbiancati di neve. Saliamo in costa alla pista da sci verso il rifugio Mirtillo (m. 1981), dopo un pò di salite su gobbe di neve battuta ecco in alto il rifugio. Ci passano davanti moltissimi sciatori che scendono veloci sulle larghissime piste, però noi ciaspolatori non siamo in pericolo di vita come in altre località sciistitiche! Arriviamo ben presto sulla grande terrazza del rifugio piena di gente, ma pochissime le ciaspe in giro. Ci attardiamo a godere del panorama e a prendere il sole abbronzante di questa magnifica e rara giornata di bel tempo in attesa di entrare in possesso del tavolo per il pranzo. Ottimi i piatti con una polenta taragna veramente di bell’aspetto. Scendiamo a prendere il caffè al Rifugio Terre Rosse, compiendo un piccolo giro ad anello per tornare alla seggiovia, ci fermiamo poco per via dell’assordante e fastidiosa musica che esce da alcuni altoparlanti. Qualcuno approfitta per fare una ciaspolata fuori pista nella bellissima neve farinosa. In vista della seggiovia i più pigri possono provare la simpatica esperienza del tapis roulant per arrivarci senza fatica. Panoramica dal Mirtillo verso Foppolo
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