Rifugio Grassi 11.07.2014
Parcheggiamo l’auto nel piazzale degli impianti di Ceresola-Valtorta. Poichè non c’è un vero sentiero nel primo tratto (o almeno noi non l'abbiamo visto) di percorso per il rifugio Grassi, abbiamo due possibilità: 1) scendere alla seggiovia, attraversare verso destra (pista del Cedrino) i prati e salire fino quasi a fine seggiovia dove incroceremo in una radura (baita ristrutturata) il 101 con cartelli in legno per il Grassi. In caso di erba alta o neve consigliamo: 2) dal parcheggio salire sull’asfaltata per i Piani di Bobbio, al primo tornante prendere a destra sulla strada bianca (cartello per il Grassi), a fine prato altro cartello in legno ci indicherà di andare a sinistra. Poco più avanti sul prato, noteremo un contenitore verde (gpl?) interrato con scritta Rif.Grassi a vernice, incroceremo il sentiero fino alla radura con cartelli in legno per il Grassi, da questo punto il sentiero si fa evidente e percorso un tratto nel bosco usciremo su pratoni che ci conducono al passo del Gandazzo. Saliamo in modo deciso tra roccette e prati con alla nostra sinistra una bellissima vista su Grigna e Grignone. Dopo una bella salita tra roccette raggiungiamo il passo del Toro, quì bisogna fare un pochino di attenzione poichè il sentiero è molto bello ma anche molto aereo. Raggiungiamo in breve un altopiano dove i nostri occhi fanno fatica a guardare nella sua interezza il meraviglioso paesaggio che ci si para dinnanzi, alla nostra destra il Tre Signori sorveglia il percorso. Appena passata la baita Foppabona (in basso alla nostra sinistra), ecco che vediamo in fondo la caratteristica sagoma del rifugio Grassi (m.1992). Percorriamo l’ultimo, ma non breve traverso, e giungiamo dopo circa tre ore dalla partenza, al rifugio. Splendida vista, tempo permettendo, sul Tre Signori. Consigliamo di degustare, oltre all’ottima cucina del Grassi, anche le deliziose grappe fatte dalla simpatica rifugista-cuoca Anna. Panoramica sulla Valsassina e Grigne
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