Rifugio Bugone 12 12 18
Un caldo cafferino in un bel bar vista lago ad Argegno prima di prendere in salita la strada SP 15 per Schignano ed Erbonne che sale appena prima del centro di Argegno. Così inizia l'escursione del gruppo Oltreconfine di oggi. Arrivati dopo qualche tornante a Schignano, seguiamo i cartelli per il "Sentiero delle Espressioni" (che magari faremo l'anno prossimo) fino alla frazione di Posa dove parcheggiamo nei pochi posti disponibili a lato strada. A sinistra inizia il sentiero delle Espressioni, noi invece prendiamo a destra per il Sasso Gordona, (non ci sono indicazioni per il rifugio Bugone). Cacchio, fa un bel freddo! Saliamo sulla mulattiera fino alla località Treviglio, (non quello là, questo quà) e poi fino alla Colma di Binate (q. 1133) dove finalmente usciamo dall'ombra, il Sasso Gordona si erge come un bel foruncolone sopra le altre elevazioni, è doverosa la salita sul colle della Cappelletta per fotografare il bel panorama sulla Val d'Intelvi e sul foruncolone. Proseguiamo sulla mulattiera fino all'ex caserma della Finanza ed ex rifugio Binate, memoria dei traffici fuorilegge degli "spalloni" che contrabbandavano merci tra Italia e Svizzera. Proseguendo lasciamo la mulattiera per salire sul colle San Bernardo* dove andiamo a visitare una vecchia chiesetta dedicata al Santo (non ci sono indicazioni, vedi gpx), punto veramente eccellente per il panorama sul centro lago, una vera cartolina turistica, qui si accendono le discussioni tra gli Oltreconfine sui nomi (?!) dei paesi che si affacciano lontanissimi sul Lago. Risolta felicemente la questione dei nomi scendiamo all'agriturismo San Bernardo insieme ad un simpatico e allegro branco di caprette cornute, e da lì fino al rifugio Murelli. Ci infiliamo nel bosco di faggi, le foglie cadute ci arrivano in alcuni punti fino al ginocchio, è come nuotare con le gambe in un'acqua frusciante di foglie marroni, un'inaspettata goduria camminare così. Al rifugio Bugone ci accoglie Dario, il bel pupo sorridente del rifugista, che insieme al papà e alla mamma ci offrono (pagando!) ottimi pizzoccheri, spezzatino, zola, uova d'oca, polenta, dolcetti, vino e grappini. Notevole il grande faggio fuori dal rifugio che ci dicono abbia più di 400 anni. Ritorno per la mulattiera dell'andata senza passare da San Bernardo, ed intonate al periodo Natalizio le mille luci dei paesi del lago di Como che si accendono mentre scendiamo dai tornanti a prendere la sempre trafficata e ora buia strada Regina. *Punto più alto dell'escursione I dati: Distanza km. 15,84 Tempo hr. 8:21 Dislivello m. 1128 Alt.max m. 1327
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