Rifugio Barbellino 06 09 17
Una grande passeggiatona che richiede buone gambe perchè il percorso, tuttod'unfiatoinungiornosolo, è di almeno una ventina di chilometri* tra andare e tornare da Grumetti, frazione di Valbondione. Alle 8,30 il parcheggio è già zeppo di auto, dobbiamo lasciare le macchine a bordo strada un pò più giù, indossati gli scarponi e zaino prendiamo il 305 per il > Rifugio Curò che raggiungiamo prima delle 11. Devo dire che il tratto di strada faticoso è proprio questo fino al Curò, poi le salite finiscono e il percorso al rifugio Barbellino è tutto straordinariamente in piano, proprio una passeggiatona. Mentre procediamo di buon passo, alla nostra sinistra ci fa compagnia l'azzurro intenso del lago con viste quasi marinare, l'acqua è pulita e trasparente. Arriviamo poi ad una bella cascata che scende arrotondata da grandi rocce, (cartelli Cai) attraversiamo un ponticello in legno e proseguiamo per la pianeggiante mulattiera. Il paesaggio cambia, non c'è più l'azzurro del lago e del cielo, ora predomina il grigio scuro delle rocce e il verde, l'ambiente diventa più selvaggio così com'era mille e mille anni fa, entriamo nella valle che ci conduce al rifugio, alla nostra destra il giovane torrente Serio canta il suo instancabile ritornello. Eccolo là, piccolo rettangolo grigio che quasi si confonde sul grigio del monte, il rifugio Barbellino raggiunto dopo quasi quattro ore di cammino. Entriamo, la fame è tanta e le due tristi fettine di brasato con la polenta non abbondante che ci portano, comunque placano, insieme ad un paio di bicchieri di buon rosso, la fame. Ritorniamo per la strada dell'andata schivando, per fortuna, la pioggia annunciata dal 3B meteo, dimenticandoci per la fretta di fare la solita foto di gruppo. Distanza km. 20,0* Tempo hr. 8:36 Ascesa m. 1218 Altezza max m. 2140 *I dati imprecisi
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