Rifugio Del Grande-Camerini_ 230809
Sorpassata Chiesa Valmalenco affollata di villeggianti proseguiamo per Chiareggio, dove poco prima del piccolo borgo paghiamo alla macchinetta il ticket d'ingresso (5 E), parcheggiando poi sulla sterrata nei pressi delle rive del torrente Mallero. Attraversiamo la bella pineta del Pian del Lupo fino a incontrare il ponte sul torrente (foto 2), ma anzichè seguire la indicazioni del cartello che consigliano a destra per il rifugio Del Grande-Camerini optiamo per la direttissima della Val Sissone alla nostra sinistra. Oltrepassati i ruderi di antiche baite il sentiero, fin'ora in piano, si alza d'un tratto imperiosamente, siamo a quota 1640 (foto 5) e fino a quota 2290 dell'Alpe Sissone la salita avrà una pendenza davvero molto marcata, che non lascia un attimo di respiro. Enormi massi granitici sopra la nostra testa (foto 7) segnano la fine della faticosa salita nel bosco, usciamo finalmente all'Alpe Sissone dove possiamo ammirare lo stupendo scenario della testata della Val Sissone con le cime di Chiareggio al centro e l'enorme parete nord del Monte Disgrazia e ghiacciaio alla nostra sinistra. La salita verso il rifugio si fa appena un pò meno faticosa, ma appena un pò, attraversiamo una vasta pietraia fino alla bastionata dotata di catene che ci condurrà in vista del rifugio. E' quasi un sollievo ergersi a braccia con le catene sulle rocce di granito sapendo che la nostra meta può essere raggiunta dopo tanta fatica. Spuntano le bandiere tricolore e del Cai, ancora un breve percorso tra le scure rocce ed eccoci sulla terrazza del rifugio Del Grande-Camerini sorprendentemente affollata di escursionisti. Il rifugio è davvero molto piccolo, una stanza, e i dodici del Cai Canzo lo riempiono per metà in attesa delle abbondanti tagliatelle e dell'ottima birra con tanto di etichetta personalizzata (vedi "altre foto"), finito il pranzo e scattate le foto di rito scendiamo verso Chiareggio con il percorso normale, il sentiero scende sul fianco montuoso verso sinistra, sorpassiamo alcuni torrentelli fino all'Alpe Vezzeda superiore e per ampi pascoli scendiamo rapidamente fino alla pineta del Pian del Lupo, finalmente in piano arriviamo al parcheggio ora strapieno di auto, molte con targa estera. Escursione dal notevole carattere paesaggistico con la bellissima testata della Val Sissone e con il Monte Disgrazia che se allunghi una mano lo tocchi, ma dal notevole impegno fisico sopratutto se si sceglie la "direttissima" come abbiamo fatto noi, più dolce (si fa per dire) invece la salita con il percorso normale. I Dati da eTrex:
Distanza 12,1 km Tempo 7:23 hr. Alt. max 2665 m. Ascesa 1201 m.
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