Rif. Ombrega_020721
Parto da Canzo alle sette, ma appena dopo Lecco becco in salita un tir con trattore annesso che mi fa procedere a trenta all'ora fino a Primaluna...un vero delirio. Lasciato l'enorme pachiderma meccanico guido per strade libere fino a Casargo dove salgo sui tredici tornanti per l'Alpe Paglio. Un'auto mi segue. Il piazzalone è deserto, parcheggio in fondo, l'auto dietro di me accosta, sono Luigi e Giuliano. Acquistato il ticket alla macchinetta previo inserimento targa (giornaliero 3 euro), ci incamminiamo sulla carrabile per il Pian delle Betulle con un percorso tutto nel bosco sbuchiamo sui verdi prati dei Piani e in direzione sud, sud-est procediamo per l'Alpe Ortighera. Quattro anziani del posto sono seduti su una panca a guardare il panorama, come una cartolina d'altri tempi. Raggiungiamo in moderata salita il Lares Brusà, punto più alto dell'escursione a m.1710, con bellissime viste sul massiccio Grignone, già raggiungere questo punto panoramico vale l'escursione. Un attimo di sosta e poi in discesa ecco la Bocchetta d'Olino, poi ancora ad un bivio (cartelli) per Alpe Dolcigo e Alpe Ombrega, (stranamente non segnalato il rifugio Santa Rita che è a destra in salita). Prendiamo a sinistra, ad ogni svolta dovrebbe apparire il rifugio, ma la strada è ancora lunga, finalmente dopo un paio di chilometri dai cartelli, ecco il Rifugio Ombrega che si annuncia in lontananza in una bella conca verde. Il rifugio è aperto ma oggi senza cucina, ne approfittiamo per berci una fresca birretta insieme ai panini della nostra razione kappa. Ritorno in tutta tranquillità condito dal colorite chiacchere, bellissime viste sui monti intorno, Grignone, Legnone, Resegone (tutti in one), ma anche più in la, fin dove arriva lo sguardo, al Monte Rosa. Ottima passeggiatona senza pericoli con un tempo meraviglioso neanche troppo caldo (a Milano oggi pomeriggio sono 35°!). I Dati:
Distanza 17,6 km Tempo 7:29 hr. Ascesa 856 m. Alt.max 1712 m.
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