Rifugio Balicco_da passo San Marco 27 06 2018
Ci sono dei rifugi dove è bello andare perchè ogni volta è la prima volta, perchè ogni volta ci puoi arrivare da strade diverse, come al rifugio Balicco. Ci eravamo già stati da Madonna della Neve, ma ci si può arrivare anche dal tornante 9 della strada per San Marco o addirittura da San Simone sul 101 con un percorso ovviamente più lungo. Noi stavolta ci arriviamo dal 101 ma partendo dal Passo di San Marco, sentiero che già conosciamo perchè siamo stati in vetta al Pizzo Segade. Appena arrivati nello spiazzo del Passo San Marco ci accoglie un bellissimo cielo blu con fantastica vista senza nuvole sui 3000 della Val Chiavenna; il Pizzo Badile, il Cengalo, e poi la Punta Torelli, il Pizzo Badiletto, la Punta Sertori, i Pizzi Gemelli, la Cima di Bondo... Alla bacheca in legno appena sotto al passo, saliamo per il 101 inoltrandoci sul fianco valtellinese del monte Segade tra un tripudio di rossi rododendri, arriviamo in salita al colletto con cartello delle Orobie Occidentali a m.2040, da questo punto il percorso diventa molto aereo e in alcuni punti strapiombanti bisogna fare la dovuta attenzione, niente di difficile, ma proibito a chi soffre di vertigini. Arrivati al canalino si può proseguire in salita per conquistare il Monte Fioraro, oppure scendere per il Balicco. Scendiamo nel ripidissimo canalino. Ora comincia un lungo tratto in costa del Fioraro, versante Orobico, tra innumerevoli saliscendi (vedi altimetria) e ripidi pratoni fioriti, che a tratti pare proprio di stare in una serra d'alta montagna. Sorpassiamo la decrepita baita Fioraro invasa da ortiche e piantacce varie, passiamo poi davanti ad un'altra baita su un bel pianoro avvicinandoci ormai al bivacco Zamboni, dove incontriamo la signora Monica "Front manager" del rifugio Resegone in Val Imagna, col suo partner. Scendiamo al rifugio Balicco che è appena sotto il bivacco Zamboni. Indecisi tra pastasciutte, salamelle o taglieri, ordiniamo il Dal, inconsueto piatto nepalese-bergamasco* a base di lenticchie e spezie con l'immancabile polenta, ottimo ma con parecchio peperoncino. Le signore nel rifugio sostengono che rinvigorisca i sensi dei loro uomini! Ritorno per la stessa strada dell'andata, ma con la pancia piena fare il canalino in salita diventa una vera impresa. *La ricetta originale è con riso anzichè polenta. I dati: Distanza km. 9,35 Tempo hr. 6:25 Ascesa m. 761 Alt.max m. 2064
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