Pizzi di Parlasco_160721
Rimandata più volte per il meteo, eccoci oggi a Parlasco dove, una volta arrivati, parcheggiamo vicino alla bella chiesa di Sant'Antonio. Ci incamminiamo verso le prime case alla ricerca di qualche cartello per i Pizzi, lo vediamo vicino ad un palo della luce, attraversiamo un pratone ma arrivati alla fine la traccia sparisce, chiamo in aiuto il WR* che ci indirizza di qualche decina di metri verso il bosco dove troviamo una bella carrareccia, la percorriamo e finalmente troviamo un cartello Cai, anzi due, che ci mandano a destra in salita. Ora il sentiero è ben scolpito, tira da matti, ogni tanto bisogna aiutarsi con le mani, e con un ultimo pratone praticamente verticale arriviamo alla Bocchetta di Cavedè, dove, in teoria cominciano i Pizzi. Più volte perdiamo il sentiero, i segni a vernice bianco rosso sono rari, scoloriti e vecchissimi, e sempre con l'aiuto del WR* ritroviamo le labili tracce che si nascondono tra erba alta e roccette. Comincia ora una bellissima cavalcata sui Pizzi di Parlasco, sempre verso il lato che guarda a Esino Lario, sul filo del sentiero si aprono alla nostra destra immani e vertiginosi dirupi che cadono verticali sulla Valsassina, alla nostra sinistra bellissime viste sul lago ramo Comasco, mentre alle nostre spalle l'enorme sagoma del Grignone ci avvisa, col suo cappello nero di nuvole, che è meglio spicciarsi. Saliamo a conquistare la Cima di Dasio, punto più alto dell'escursione, e via verso il Sasso Mattolino, dove incontriamo il secondo cartello Cai della giornata che ci indica, a sinistra in basso, il Sentiero delle Creste, a destra Parlasco. Ma per Parlasco non c'è traccia alcuna, (ora a casa su mappa OSM non vedo nessun sentiero segnato). Bene abbiamo fatto a scendere sul Sentiero delle Creste verso il Passo d'Agueglio (strada 65 per Esino), dove sbuchiamo alla chiesetta di San Defendente. Momenti di sconcerto perchè qui non c'è nessun cartello Cai che indica Parlasco, ma l'amico WR* ci segnala che proprio dietro la curva, dietro la chiesetta, dietro l'erba alta del prato, c'è quello che cerchiamo. Attraversato il prato ecco il sentiero che scende e fatte alcune decine di metri siamo tranquillizzati nel vedere un'indicazione a vernice su un albero che segnala Parlasco a destra (foto 29). Dopo circa tre chilometri in dolce discesa nel bosco sbuchiamo sulla provinciale che seguiamo con piacere sul liscio asfalto verso le prime case di Parlasco. Qualche goccia di pioggia ci rinfresca, e niente birretta perchè in paese non ci sono bar. NB= escursione impegnativa, percorso fino alla Bocchetta di Cavedè praticamente verticale, poi spariscono tracce e riferimenti, sentiero a volte esposto, non esito perciò a considerarlo EE. Indispensabile l'aiuto di una carta elettronica (Wiew Ranger, Orux Map, ecc...), sconsigliata da fare in solitaria. *Wiew Ranger I Dati:
Distanza 10,3 km Tempo 7:22 hr. Ascesa 1019 m. Alt.max 1499 m.
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