Piani di Bobbio 20 01 16
Giretto ai Piani di Bobbio salendo con la funivia da Barzio che, devo ammettere, è estremamente più comoda della salita a piedi da Valtorta. Non è pigrizia, visto che c'è usiamola per una volta! Al parcheggio, i pochi sciatori si bardano con caschi e scarponi ultratecnologici, alcuni ci precedono alla cassa con la loro strana camminata tacco punta che fa tac-tac, tac-tac sull'asfalto. Ci infiliamo nelle belle e moderne gabine della funivia e dopo un salto di circa 400 metri fatto velocemente e senza emozioni, eccoci al capolinea dei Piani di Bobbio. La prima sensazione, per noi che non siamo mai saliti da questa parte, è di confusione...parecchi negozi affittano coloratissimi sci e bob di plastica, ci sono pubblicità dappertutto, si sente odore di cibo. Fortunatamente, fatti pochi passi ci immergiamo nel magico silenzio della montagna, rotto solo da qualche lontano fruscio di sciatore. Ci dirigiamo verso il capolinea della seggiovia Ceresola-Valtorta per fare fotografie al Tre Signori, oggi veramente molto fotogenico, saliamo sulla collinetta sopra la seggiovia per avere il panorama sgombro. Dopo qualche minuto di riverente contemplazione proseguiamo con meta il rifugio Lecco attraversando tutti i Piani. Il cammino è difficoltoso perchè la neve è gelata e si scivola, alla chiesetta mettiamo gli indispensabili ramponcini. Il rifugio oggi è chiuso per l'improvvisa morte del giovane gestore, il signor Andrea Rupani. Dopo la sosta panino scendiamo al bar-ristorante Gran Baita, anch'esso chiuso, però ci manca un caffè, torniamo indietro alla Baita sciatori, dove, anzichè il caffè, ordiniamo due ottimi bombardini* caldi, benvenuti con questo freddo. Veloce ritorno verso la funivia con ultima visita al famoso rifugio-albergo Ratti-Cassin (c'è addirittura un centro Spa e benessere). *liquore all'uovo caldo, con o senza panna montata Panoramica sul Tre Signori con
Orobie in lontananza |
Foto Giuliano
|