Passo Tartano-Baite Fontanini_int. 04 02 16
La prima, vera ciaspolata del 2016! Ieri sulla pianura ha piovuto tutto il giorno, partiamo da casa sperando di trovare tanta neve fresca in zona San Simone, poi decideremo la meta della giornata in base alle condizioni della neve. La strada per San Simone è sgombra di neve e ghiaccio, parcheggiamo senza difficoltà nell'ampio piazzale, poche le auto ma gran freddo e folate di vento gelido che ci pizzica la faccia. Infiliamo gli scarponi con le mani ormai insensibili per il freddo...meno male che abbiamo guanti pesanti che aiutano le dita intirizzite a riprendere il loro calore naturale. Saliamo senza ciaspole fino alla Baita Camoscio, dove le infiliamo decidendo, dopo un rapido consulto, di andare al Passo Tartano, meta conosciuta ma sempre fatta d'estate, mai con la neve. Appena dopo la Baita Camoscio la neve è intonsa, siamo i primi a pestare la neve caduta stanotte, è un piacere sentirla scricchiolare sotto le ciaspole, la giornata è splendida, arrivare alle Baite dei Fontanini è un vero piacere; gli occhi si riempiono di meraviglia guardando la conca di San Simone; dal Monte Arale, al Pegherolo, al Cavallo, al Lemma e a tante altre cime, una più bella dell'altra. Dopo la pausa "pocket coffe" riprendiamo a ciaspolare verso il passo Tartano, sul sentiero la neve è meno alta di prima, l'erba spunta dal bianco, e alcuni tratti facililissimi d'estate, diventano infidi con la neve, alcuni vengono superati con molta attenzione, ma arrivati a circa mezz'ora dal Passo Tartano un campanellino in testa comincia a fare din-din-din, la prudenza consiglia il dietrofront perchè c'è il pericolo di scivolare giù, troppa la pendenza e le ciaspole non tengono più. Ritorno senza problemi e caffè con grappino alla baita Camoscio. Pochi avventori, pochi sciatori. |