Monte Sornadello e Pizzo Grande_301122
Dai ponti di Sedrina prendiamo per Brembilla e passato questo paese continuiamo in salita sulla statale (SP 24 che conduce fino a Moggio in Valsassina). Parcheggiamo le auto a lato strada alla Forcella di Bura per intraprendere la nostra solita, sana, salubre, escursione del mercoledì con gli amici di Oltreconfine del Cai Cassano. L'anello del Sornadello comincia proprio quì (foto 1), il meteo dice nubi basse e freddo in quota. Imbocchiamo una larga carrareccia fino a località Sabbioni dove c'è un roccolo di caccia con poveri uccellini in gabbia che fungono da richiamo...che tristezza! La carrareccia lascia il posto al sentiero che si inerpica decisamente fino al bivio con cartelli Cai per il Sornadello o il Foldone (foto 5), prendiamo a destra per il Foldone, il cielo è un coperchio denso e uniforme di biancosporco, la nebbia che ci circonda fa apparire le guglie e le rocce appuntite come fantasmi, però il paesaggio è molto suggestivo. Percorriamo qualche tratto più esposto, attorno spruzzi di neve imbiancano rami e cespugli, la neve sul percorso diventa copiosa, il sentiero ne è coperto. Eccoci ora al famoso cippo del 1395 (cartello) che determinava i confini tra Brembilla, San Giovanni Bianco, Antea e Piazzo (San Pellegrino). Sono 627 anni che questa pietra è quì (foto 15). Procediamo verso il Monte Sornadello che raggiungiamo con rapida deviazione in salita dal sentiero per il Pizzo Grande, foto di gruppo in cima a 1580 metri e via di corsa perchè comincia a fare un gran freddo. Si ergono come lunghi pali neri i fusti dei faggi nel nebbioso bosco, a terra la neve diventa consistente, ma si cammina ancora bene, si manifesta sfuocata la croce del Pizzo Grande, eccoci arrivati alla meta, ci fermiamo giusto cinque minuti per un frugale e ghiacciato panino e, come prima, via di corsa per il gran freddo verso il passo Mercante del Ferro (antica via commerciale) a chiudere l'anello del Monte Sornadello. Rapida discesa tra un mare di foglie che nascondono il sentiero fino alla Forcella di Bura e sosta premio al Pancaffè di Brembilla dove i più scatenati tralasciano la solita birretta per una calda cioccolata al gianduia. Escursione tutto sommato facile, con salite mai cattive, peccato per la nebbia che non ci ha fatto vedere nemmeno per un secondo i famosi panorami dal Pizzo Grande, ma è stata bella lo stesso, anche se in bianco e nero. I Dati:
Distanza 11,5 km Tempo 7:13 hr. Alt.max 1580 m. Ascesa 1110 m.
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