Monte Palanzone-Rifugio Riella 11.05.13
Tempo incerto, un po' sole, un po' nuvole, decidiamo di andare lo stesso a sgranchirci le gambe nel triangolo Lariano, da cui manchiamo da parecchio tempo, meta è il Monte Palanzone con ovvia fermata gastronomica al simpatico rifugio Riella. Passiamo dalla stazione di Canzo e su verso la Colma di Sormano, dopo parecchi tornanti parcheggiamo negli appositi spazi vicini all’osservatorio astronomico, dove sono stati recentemente installati dei parchimetri a € 0,80 all’ora. Seguendo i cartelli Cai ci inoltriamo in una bella pineta verso il Monte Palanzone (dall’altra parte della strada inizia il sentiero per il Monte San Primo). La carrareccia è larga e con poco dislivello, molto piacevole il cammino, alla nostra destra si vede la caratteristica sagoma del San Primo, un cartello turistico ci informa del fenomeno carsico del Pian del Tivano. Ora la salita si fa più impegnativa ma mai troppo faticosa. Arriviamo ad un gruppo di caratteristici faggi che attraversiamo come in una piccola galleria vegetale. La carrareccia è ora sulla grande dorsale del Palanzone di cui intravediamo da lontano la caratteristica scultura piramidale posta sulla cima. E’ possibile salire subito in vetta seguendo le indicazioni alla bocchetta di Caglio ma preferiamo seguire la carrareccia che aggira in basso il monte arrivando al rifugio Riella. Passiamo i pratoni della bocchetta di Nesso dove pascolano simpatici asinelli, oco dopo ecco il cippo Marelli e da lì in pochi minuti raggiungiamo il rifugio, dopo esserci rinfrescati in una bella sorgente. Proprio dietro il rifugio inizia il sentiero per la cima del Palanzone che si raggiunge con una salita non male in una quindicina di minuti. Il panorama è veramente bellissimo, sotto di noi il lago di Como, all’orizzonte le Alpi svizzere e, nuvole permettendo dall’altra parte, le Grigne. Foto ricordo con sfondo della piramide di pietra di vetta e discesa al rifugio Riella per mangiare una appena decente pastasciutta, ma cara come se l'avesse cucinata il "divino Cracco". Panoramica sul San Primo dalla bocchetta di Nesso
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