Monte Moregallo_Anello_100720
Ore 6, un buon caffè a casa, poi dopo un'ora circa eccomi a Valmadrera. Il navigatore della macchina mi indica via Fatebenefratelli, dove si trova il parcheggio gratuito del nuovo Municipio. Esco nella piazza della chiesa e individuo a lato della banca i cartelli che mi indirizzano verso il Moregallo, percorro in salita le strette viuzze dell'antico centro, sempre dritto, fino a via Belvedere e relativa frazione (cartelli escursionistici). Salgo alla cappella Vars per bella strada acciottolata e quì, altri innumerevoli cartelli mi indirizzano per il sentiero 7-6 in direzione Sambrosera, dopo un'ora e mezza circa di tranquilla salita nel bosco eccomi a Sambrosera (caselli del latte). Una rinfrescata alla fonte ci vuole. Il sentiero diventa 6 per la bocchetta Sambrosera-Moregallo, la salita ora si arrampica più decisa di prima, cominciano belle guglie rocciose da fotografare insieme a belle viste verso l'ormai lontana Valmadrera e i laghi di Annone e Pusiano. Peccato però che oggi ci sia foschia. Vedo la bocchetta lassù in alto, la salita ora è tra roccette, mi aiuto anche con le mani due o tre volte, la salita è molto tosta, riprendo fiato...a mia memoria una delle più toste degli ultimi anni, per fatica fa il paio con la salita per il canalone di Val Negra in Resegone, - al ritorno dovrò porre molta attenzione nello scendere - penso. Eccomi finalmente alla bocchetta di Sambrosera, ora arrivare in cima è uno scherzo. Sono solo, c'è un grandissimo silenzio, un gregge di pecore si nasconde all'ombra di un boschetto. La cima del Moregallo è in realtà un grande pianoro erboso con belle viste tutt'attorno; le Grigne avvolte dalle nuvole, il lago sotto di me, i Corni di Canzo... Dopo la frugale merenda ridiscendo alla bocchetta di Sambrosera e prendo la via del ritorno per il Sasso Preguda, consigliatami da un giovane runner in allenamento nel frattempo giunto di corsa in cima al Moregallo. Effettivamente la discesa da questa parte è molto morbida, con panoramiche viste verso Abbadia e Mandello, c'è qualche innocua roccetta da superare, ma niente di che. Devo fare attenzione agli infidi sassolini che mi fanno scivolare, pare di avere le rotelle sotto gli scarponi, rallento per prudenza. A quota 900 circa, ad un boschetto di betulle i sassi sotto gli scarponi finalmente spariscono e con gioia calpesto nuda e liscia terra, arrivo così al Sasso di Preguda con la chiesetta di Sant' Isidoro addossata ad esso (cartelli turistici). Scendo, appena dopo una piccola fonte (pallino blu del GPX) il sentiero finisce ed esco su una cementata che mi porta fino a Piazza Rosè - ma in realtà è un via -. Il View Ranger mi dice di andare a sinistra, ma non faccio a tempo a fare una cinquantina di metri che un signore mi indica una scorciatoia per arrivare in centro paese più in fretta. Risalgo fino ad una grande casa, la scorciatoia (pallino rosso del GPX) inizia di fronte ad essa, la percorro ed esco in via Grigna tra villette e condomini, giro a destra in via Preguda e finalmente raggiungo la piazza della chiesa dove tuffo più volte, con grande goduria il viso sudato nei bellissimi zampilloni ossigenati della fontana comunale. Dall'uscita del sentiero fino a questo punto sono circa 3 km di noiose strade cementate e strade asfaltate, una vera palla! (vedi tracciato quì sotto in blu). Dopo tanto faticare arriva però un graditissimo e meritatissimo premio per lo stanco escursionista; una freschissima, gasatissima, buonissima acqua al distributore del parcheggio per la modica spesa di 5 cent, mai acqua fu più gradita di questa. Monte Moregallo, che sudata, ragazzi! I dati: Distanza 11,26 km Tempo 7:53 hr. Ascesa 1350 m. Alt.max 1273 m.
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