Monte Due Mani (sentieri 30 e 34)_ 30 11 16
Chi scrive delle proprie escursioni sul web a volte assomiglia a quei pescatori che prendono sempre il pesce più grosso e più bello in quel tal posto fantastico, ma si dimenticano di dire che c'erano nuvole di zanzare o che l'acqua era torbida e puzzolente…io, di questa escursione, dico subito che è certamente bellissima, ma difficile, lunga, dove bisogna stare molto attenti in cresta in almeno tre punti (catene), assolutamente sconsigliata a chi soffre di vertigini, adatta solo a chi ha dimestichezza ed esperienza con la montagna, e naturalmente un buon allenamento. La partenza avviene da via Valderia a Ballabio, bel parcheggio con vari posti, alla fine dell'asfaltata in leggera salita comincia il sentierone che sale verso la Baita Bongio (Cai Ballabio). Dopo un po' di tornanti eccoci alla Baita che appoggia su un bel pratone con bellissima vista sulla prima Valsassina, c'è una ancora un gazebo con tavoloni in legno che richiamano a recenti gustose grigliate. Dopo la breve pausa idrica riprendiamo il cammino per Baita Emanuela che raggiungiamo dopo aver superato un divertente canalino, qui ci fermiamo a godere del meraviglioso panorama davanti e sotto di noi, la giornata è bellissima, dietro i Piani dei Resinelli spuntano le bianche cime del gruppo del Rosa. Con bei traversi saliamo fino alla cresta del Due Mani (bivio con cartello) dove comincia una fantastica cavalcata fino alla cima, è in questo tratto che bisogna avere molta prudenza, in almeno tre punti dotati di catena dove, quelli di prima direbbero "percorso adrenalinico", io invece dico: "occhio e sangue freddo, se ti scappa il piede, ti raccolgono col cucchiaino". Non sarebbe male avere l'imbrago. Dopo una bella mezz'oretta di tirati su, tieniti stretto alle catene eccoci in cima. Emozionante! il solito lauto pasto, foto ai due coraggiosi escursionisti e ritorno per il sentiero 30, molto ripido, molto lungo, molto noioso, con lunghissimi prati dall'erba ossigenata che però si riscatta con un paio di vedute eccezionali (una la vedete in alto al top di pagina). Attenzione alla Baita del Bertu e Beppo, le indicazioni dicono a sinistra ma traggono in inganno, noi le abbiamo seguite però la traccia di sentiero, quando è tardi per tornare indietro, sparisce. Ci siamo trovati a fare gli ultimi 200 metri di dislivello dentro al bosco, con i rami che ci schiaffeggiavano da tutte le parti, ma con l'aiuto dell'indispensabile "San Gps" ci siamo ricongiunti, dopo parecchi vaffa e intraducibili pensieri, al sentiero 34 che scende da Baita Bongio. Probabilmente il sentiero 30 alla baita B&B scende da un'altra parte, ma altri cartelli in quel luogo non ne abbiamo visti. I dati: Distanza 8,5 km. Tempo 7:36 hr. Ascesa 1045 m. Altitudine 1653 m.
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