Monte Cancervo 28.05.2014
Lasciamo l’auto nel parcheggio vicino alla chiesa di Pianca, frazione di San Giovanni Bianco. Saliamo per le stradette del paese a prendere il sentiero 102, ben segnalato, dapprima si attraversano verdi pratoni con capanni di caccia e una cascina. Dopodichè il sentiero si inoltra nel bosco diventando sempre più ripido. Passiamo sotto un enorme masso chiamato “la corna del tecc” che offre riparo in caso di pioggia. Poco dopo ecco la liscia parete della corna Torella che è anche palestra di roccia, entriamo nel “canalin catif”, il cui nome è tutto un programma. Molto ripido, a tornanti, con lunghi tratti di catena, fa uscire la lingua tanto è faticoso ma veramente spettacolare, intorno a noi enormi torrioni di roccia aguzzi come missili si innalzano da tutti i lati, come in Grignetta. Arrivati finalmente ad una Madonnina il “canalin catif” finisce per aprirsi sul vasto altopiano erboso del Cancervo, sembra incredibile, dopo il ripidissimo canalino, camminare sui dolci saliscendi dell’altopiano. Il percorso è ancora lungo, ad un grosso masso con indicazioni verniciate a mano, prendiamo a destra passando davanti ad una baita di lamiera verde. Rientriamo in una faggeta, tra salite e discese arriviamo infine alla bella baita Cancervo, quì incontriamo un gruppo del Cai Cernusco Oltreconfine, quattro chiacchere e via, saliamo dietro la baita per conquistare la vetta del Cancervo prima che piova. Attraversiamo bellissimi valloni con piccoli nevai nonostante la stagione inoltrata. Finalmente fa capolino la croce di vetta. Qualche foto ricordo in fretta e giù verso la baita perchè comincia a piovere. Sosta nel graditissimo locale bivacco dove mangiamo qualcosa mentre fuori piove a dirotto. Decidiamo di scendere nonostante il maltempo. La ripida discesa viene affrontata con la massima prudenza arrivando finalmente a Pianca come spugne imbevute d’acqua. |