Lago del Diavolo_Rif. Longo_150619
Mercoledì 12/6 volevamo fare la conoscenza della Val Bodengo, ma quasi arrivati a Samolaco ci siamo fermati, dal cielo veniva giù acqua a secchiate, inutile proseguire, era un autentico nubifragio, dietrofront. Giunti mestamente a casa abbiamo visto nei Telegiornali, i guai combinati dal maltempo in Valchiavenna e in Valsassina. Perciò venerdì sera con qualche telefonata si combina un giretto facile facile per dimenticare la delusione del mercoledì, si decide per il lago del Diavolo e il rifugio Longo...magari ci scappa anche la polenta! Sabato mattina arrivati a Carona, per puro caso becchiamo un comodissimo parcheggio in prima fila all'inizio del già lungo serpentone di auto parcheggiate, ma che viene a fare tutta 'sta gente a Carona? L'ha comprato il gratta e sosta al bar a Carona? Mah! Infilati gli scarponi saliamo disinvolti sull'asfaltata per Pagliari e poco dopo il bel borgo ecco la spiacevole sorpresa; la cascata di Val Sambuzza, spettacolare monumento orobico fotografato da generazioni di escursionisti, è ingabbiato dalle transenne arancio di un cantiere per la nuova centrale idroelettrica di Pagliari. Che pena! Altro che pro-gresso, questo è re-gresso! Saliamo sull'asfaltata circondati da ciclisti con biciclettonelettriche e finalmente deviamo a sinistra per il Baitone del Cai di Sesto S.G., su un vero sentiero di sassi e foglie in un bel bosco di abeti, che pace! Il verde brillante dei prati ci porta alla baita del Dossi e poco più avanti al Baitone del Cai Sesto, proseguiamo su sentiero fino a incrociare la dritta e noiosa carrareccia per il rifugio Longo, a destra tra una nuvola e l'altra, al di là della valle, il massiccio monte Grabiasca ci fa compagnia. Al rifugio Longo ci sono solo i rifugisti e cucinieri, ci dicono che gli escursionisti vengono tutti più tardi a mangiare, ora è ancora presto per la polenta. Dopo una breve sosta saliamo al lago del Diavolo, e finalmente la noia del lungo percorso viene ripagata dalla vista dell'imponente Monte Aga e dalle scure acque del Lago del Diavolo, c'è ancora molta neve in quota soprattutto dalla parte del passo Cigola, ma che bel quadretto! Scendiamo al rifugio, ora è tempo di polenta e molti escursionisti affollano i tavoloni, noi ci accontentiamo di una fetta di torta e poi, con calma, scendiamo verso Carona superati spesso da gruppi di ciclisti scalmanati rompiballe. Almeno si comprassero un campanello per avvisare del loro arrivo! NB=la foto di copertina è un fotomontaggio I dati: Distanza 16,5 km Tempo 6:09 hr. Ascesa 1115 m. Alt.max 2132 m.
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