"Sgambata" al Grignone da Balisio_Rif.Antonietta al Pialeral_270522
Appena dopo Ballabio, sulla provinciale tra il distributore e il negozio Alva, c'è via Grassi lunghi (cartina sotto), una stretta sterrata di 1,7 km che conduce alla Chiesetta del Sacro Cuore e al parcheggio per il Rif.Antonietta, il Pialeral, il Rif.Brioschi e il Grignone. Siamo quattro: Renato, Giovanni, Giorgio, Luciano. Mercoledi 25/5 l'escursione col gruppo Oltreconfine è saltata per meteo inclemente, ecco perchè oggi venerdì siamo così pochi. Prendiamo la cementata (cartelli) e sempre in costante salita sorpassiamo alcuni agriturismi fino a raggiungere vecchi cartelli gialli Cai che indicano a sinistra la Traversata bassa e a destra Pialeral e Grignone, da questo punto il tracciato diventa sentiero. Si comincia a sbuffare perchè la salita è niente male e dopo un'ora circa di ascesa eccoci all'Alpe Cova e successivamente al Rif. Antonietta (chiuso) prima meta di giornata. Avevo suggerito su Uozzap una bella "sgambata" al Pialeral, ma siamo già arrivati, è molto presto, che facciamo...? Andiamo al Brioschi!!! Saliamo per verdi prati fino alla zona pic-nic con fontanella e tavoloni e ancora su, su, fino a scorgere dietro di noi, ormai molto lontano, il Rif. Antonietta, siamo a quota 1640 quando individuiamo su un sasso a terra la sbiadita scritta "sentiero estivo", c'è un magro paletto spoglio di ogni indicazione, forse una volta c'erano anche i cartelli. Saliamo a fatica sotto l'imponente e impressionante mole dell'immenso Grignone, Giovanni torna indietro, noi tre proseguiamo fino al cucuzzolo dei camosci, probabilmente chiamato "la Madunina", (vedi > Altre foto) i camosci ci guardano curiosi senza paura quando ci facciamo un selfie, siamo ora a quota 1832, praticamente all'altezza del bivacco Riva-Girani che vediamo alle nostre spalle. Torno indietro anch'io, ormai sono stati fatti 1100 metri di ascesa, sono soddisfatto della "sgambata". I due ragazzi del gruppo, Giorgio e Luciano, anni 68 e 64, proseguono alla scalata del Grignone. Torno tranquillamente in discesa al Pialeral, dove, spaparanzato su un prato di trifogli all'ombra di una frondosa quercia, mi aspetta il Giovanni per la pausa scatoletta. Con grande comodità torniamo al parcheggio della chiesetta, chiedendoci se i "due ragazzi" ce l'hanno fatta a raggiungere il Rifugio Brioschi. Il Commento di Giorgio:
I due “ragazzi” ce l’hanno fatta e alle 12,50 toccavano la croce di vetta. Pausa pranzo, birrette di rito, caffè, foto con il "recordman della Grigna" e ritorno alle auto alle 16,50. Non proprio una “sgambata” i 1.580 metri di dislivello complessivo che le guide danno in tre ore e mezza e che noi abbiamo coperto in quasi 5 ore, pur con tutte le soste del caso. Molto piacevole la prima parte della salita dal Colle di Balisio al Pialeral, sempre in ombra e in un bellissimo bosco di faggi. La seconda parte dal Pialeral al “cocuzzolo dei camosci”, sostanzialmente in linea d’aria con il Bivacco Riva-Girani in località Comolli, è sempre senza problemi ma tutta al sole. La terza parte è senz’altro la più dura, per il dislivello che si ha nelle gambe, per il sole e per il Rifugio Brioschi che solo apparentemente sembra ormai vicino. Dalla Bocchetta della Bassa/Bivacco Merlini l’escursione diventa però entusiasmante con le prime vedute splendide sul Lago di Como. Indescrivibile poi in tutta la sua ampia bellezza a 360 gradi il panorama dalla vetta del Grignone. Devo confessare che in quest’ultima parte di salita ero “cotto come un prosciutto” e le mie gambe andavano solo grazie al pensiero della birretta fresca del Brioschi, ma soprattutto grazie all’indulgente passo di Luciano che ha tirato senza strappi sino alla vetta. Per concludere e sintetizzare: salita molto lunga e con dislivello molto importante vicino ai 1.600 metri in un bellissimo ambiente alpino che si fa via, via più grandioso. Il sentiero è sempre sicuro, anche nella parte aerea di cresta e quindi non ci sono vere e proprie difficoltà tecniche. Al centro della foto 3 (foto di Giorgio), il signor Claudio Ghezzi, il "recordman della Grigna", 70 anni, ancora 25 salite al Rifugio Brioschi per raggiungere il record di 6.000 salite al rifugio. Gulp! Consigli: - la sterrata di via Grassi Lunghi che porta al parcheggio della Chiesetta del Sacro Cuore è al limite della praticabilità e bisogna sperare di non incontrare nessuno. L’eventuale partenza subito dopo il distributore comporterebbe però una mezzora di cammino in più; - dopo il Pialeral, subito dopo dove c’è un punto di rilevazione meteo si può seguire una traccia di sentiero anziché puntare diritti sulla via invernale e poi girare a sinistra su quella estiva all’altezza dell’indicazione sbiadita. Noi abbiamo fatto questo sentiero al ritorno passando di fatto nella discesa a destra del “cocuzzolo dei camosci”, ammirando le belle e curiose formazioni roccose della placconata. I Dati:
Distanza 10,9 km Tempo 6:32 hr. Alt.max 1823 m. Ascesa 1095 m.
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Foto di Giorgio al Rifugio Brioschi
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