Cornagera-Buco Carolina-Monte Poieto_28 03 18
Superiamo Selvino e dopo il caffè al bar seggiovia di Aviatico torniamo indietro al parcheggio di Cantul dove lasciamo le auto. Anzichè salire da via Cornagera prendiamo direttamente il sentierone alla destra del parcheggio che si inerpica subito tosto verso la zona della > Cornagera, dove arriviamo, in quattro e quattr'otto, dopo la bella sgambata in salita. Ci accolgono i famosi torrioni Garlini, Longo, Gemelli, e Savina che sono stati, e sono tutt'ora, palestra di roccia per innumerevoli appassionati dell'arrampicata. Proseguiamo nel primordiale e scuro vallone costellato di irte punte di dolomia verso la salita alla vetta della Cornagera, un cartello in legno ci fa svoltare a sinistra verso una parete sassosa, ci arrampichiamo per una decina di metri con l'aiuto delle mani e arrivati sulla cresta sommitale, con grandissima attenzione per il ghiaccio e la neve, raggiungiamo la vetta. Dopo una sosta in cima per le foto scendiamo sempre con grande attenzione a prendere il sentiero per il Buco della Carolina, la misteriosa fenditura nella roccia dallo stravagante nome. Chi lo percorre per la prima volta lo fa con un pò di batticuore - non si muoveranno proprio adesso queste pareti di roccia ? - e non riesce a trattenere esclamazioni di sorpresa e timore strisciando tra le strette pareti come un lombrico. E' sempre una bella esperienza anche per chi, il Buco lo conosce già. Salutiamo la Carolina e usciamo rasserenati alla luce del sole. Saliamo per il Monte Poieto, e facciamo sosta panino sui gradini della cappelletta, c'è un bel sole ma purtroppo anche foschia che compromette il famosissimo panorama che si gode dalla cima con vista su gran parte delle Orobie fin sul Monte Rosa e le Alpi Pennine. Non paghi del classico percorso fin quì fatto decidiamo di scendere con il 219 che comincia dietro l'albergo; subito le gambe affondano nella neve, che quì, nonostante la quota bassa, è almeno di 30/40 cm. Siamo senza ciaspole e la discesa è faticosa, la neve entra negli scarponi e il fondo pantaloni inzuppato, la neve però scompare nei pressi di un bel roccolo e poco sotto intercettiamo una mulattiera che ci riporta in via Cornagera al parcheggio di Cantul. Eravamo già stati quì in occasione del >1° Master in Mountain Photo con l'amico fotografo e grande escursionista Orobico > Cristian Riva I dati: Distanza km. 6,23 Tempo hr. 4:55 Ascesa m. 530 Altezza max m. 1345
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