Cascata del Cenghen 09 05 15
Appena lasciata alle nostre spalle l’ultima galleria dopo Lecco ecco che si apre finalmente la vista del lago. Lasciamo la statale e scendiamo verso Abbadia Lariana. Tentiamo un parcheggio sulla statale ma sono solo posti a disco orario, troviamo un parcheggio libero nei pressi del campo sportivo. Infilati gli scarponi ci inoltriamo nelle vecchie viuzze del paese passando davanti alla trattoria “il Portico”, la chiesa di san Rocco e via per Robbianico, in fondo ad essa una Santella. A sinistra un cartellino ci informa che siamo sul Sentiero del Viandante, a destra un'altro piccolo cartellino rosso ci indica l'anello della cascata. Noi, invece, proseguiamo dritti ben consigliati da una signora del posto (ce ne accorgeremo al ritorno). La carrareccia sale tranquilla, ogni tanto qualche biker o una moto da trial. Passiamo qualche cascina immersi sempre sotto l’umido bosco, il sole non riesce a filtrare. Arriviamo in località Navegno; c'è qualche vecchia costruzione, e alcuni bei pratoni, anche coltivati. Subito dopo Navegno, ad un bivio (cartello Cai per la falesia) proseguiamo a sinistra sulla cementata, (a destra per la falesia il sentiero muore). Arriviamo ad un bel punto panoramico sul lago (con fungo metallico giallo e arancio che sbuca dal terreno). In fondo sul lago vediamo il paese di Olcio mentre, alle nostre spalle, lassù in Grigna, occhieggia il rifugio Rosalba. Alcuni cartelli ci indicano la cascata del Cenghen a sinistra, scendiamo su un sentierone sassoso per qualche centinaio di metri e dopo un ponticello svoltiamo a destra per la cascata Cenghen. Il posto è veramente fantastico, la cascata è alta più di 50 metri, impressionante come l'acqua abbia scavato, nel corso dei millenni, la roccia come un grandioso camino ed è davvero incredibile che ad un’ora d’auto da Milano ci sia un posto così primordiale. Questo luogo è un vero gioiello nascosto! Al ritorno dopo la località Navegno scendiamo al bivio a sinistra (anzichè a destra, percorso di andata) per compiere un anello. La discesa sul sentiero di sassi è lunga, ripida e scivolosa. Bene abbiamo fatto a seguire i consigli della signora incontrata all’andata. Usciamo in frazione di Borbino di Abbadia, girando subito a destra sul Sentiero del Viandante torneremo alla Santella, a sinistra ci inoltriamo nel paese per scattare le ultime foto. Sosta birretta al circolo Arci nei pressi del campo sportivo dove abbiamo parcheggiato l'auto.
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