Alpe del Prina-Bocc. di Palanzo-Capanna Mara_anello_231129
Dalla statale Arosio-Canzo saliamo con le auto al semaforo di Caslino, mano a mano che si procede in salita la strada si restringe sempre più e arrivati in centro paese gli autisti devono stare attenti a non strisciare gli specchietti delle auto contro i muri delle case. Lasciato l'abitato procediamo per stretta asfaltata sorpassando un orribile ponte in ferro dipinto di rosso - un vero pugno in un occhio - fino al Foro Francescano, e in breve giungiamo alla grande costruzione dell'Alpe del Prina. Parcheggiate le auto procediamo a fine strada a prendere il sent. 340* (foto 2), dove attraversiamo il torrente Pianezza da cui praticamente inizia la salita. L'ascesa è ripida nel bosco, ci vogliono buone gambe allenate per arrivare finalmente alla Bocchetta di Palanzo (q. 1210) dopo circa un paio d'ore di camminata. Ora ci vuole un attimo di sosta per far entrare ossigeno nei polmoni e riposare le gambe ma alcuni dei nostri, non paghi dell'estenuante ascesa, decidono la conquista del Palanzone. Divisi in due gruppi decidiamo di ritrovarci insieme alla Capanna Mara per mettere le gambe sotto al tavolo, nell'attesa del gruppo Palanzone qualcuno sale alla Madonnina della Capanna Mara a scattare qualche foto al bellissimo panorama che si gode da quassù approfittando della bellissima giornata; nuvole inesistenti, cielo azzurro trasparente, e il Monte Rosa che ingombra, seppur lontanissimo, l'orizzonte con la sua maestosa presenza. Ricongiunti i due gruppi Cai Canzo, entriamo nelle affollatissime stanze della Capanna Mara per goderci il meritato pranzo con maccheroni al forno, l'inevitabile polenta con stinco, spezzatino o arrosto. Finite le saporite libagioni e scattata la foto di gruppo alla bandiera della Capanna Mara prendiamo il sentiero per il Monte Puscio per chiudere l'anello fino all'Alpe Prina, ma al primo e secondo bivio (foto 26-27) scendiamo a sinistra (sent. 348-348V)*. Noiosissima la discesa nel bosco di faggi - ma quando finisce? - con un tappeto di foglie secche che frusciano ad ogni passo, che nascondono anche sdrucciolevoli, infidi e infiniti sassi. Vediamo finalmente dall'alto la grande costruzione dell'Alpe Prina e raggiungiamo le auto attraversando un bel ponte in legno, questo sì davvero bello. L'escursione è facile e ben segnata, un inusuale tracciato per arrivare ai luoghi frequentatissimi del Triangolo Lariano, però richiede buone gambe e fiato perchè la salita fino alla Bocchetta di Palanzo non molla mai, poi fino alla Capanna Mara è praticamente in piano. L'unica vera difficoltà dell'escursione è non strisciare gli specchietti dell'auto sui muri delle case di Caslino. * da mappa Osm I Dati da eTrex:
Distanza 9,1 km Tempo 6:08 hr. Alt. max 1209 m. Ascesa 841 m.
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