Rifugio Ombrega_anello 05 04 17
Il lungo nastro grigio della statale della Valsassina che inizia a Ballabio, che poi passa da Pasturo, Introbio, Primaluna, conduce a Taceno dove si innalza per curvoni fino a Margno e infine a Casargo, sale fino all'Alpe Paglio a quota 1368 con 13 stretti tornanti, dove alla fine si parcheggia nell'ampio piazzale. Ora è deserto perché la neve e gli sciatori, anche quest'anno, se ne sono andati presto, troppo presto. Per scaldare le gambe prendiamo subito di petto il pistone degli sciatori e arriviamo sul Cimone di Margno a quota 1800 dopo un'oretta e mezza dalla partenza dall'Alpe Paglio. Davvero ben allenati! Foto di rito con le ciarliere signore del Cai Tradate incontrate in cima e via, verso il Lares brusà. Molto bello e panoramico questo tratto del percorso con la cima d'Olino là in fondo che fa da quinta al ben più lontano Tre Signori, passiamo sopra ad alcune placche di verrucano lombardo che pare facciano da coperchio a insondabili abissi che si aprono sotto il Cimone. Molti escursionisti si fermano al Lares brusà, ma noi no, proseguiamo per la carrareccia che scende per l'Alpe Dolcigo nella fredda e ombrosa valle costellata di scheletrici abeti e macchie di neve dura e ghiacciata...i colori di questo tratto sono il grigio dei rinsecchiti rami e il senape dell'erba marcita, però il percorso, anche se tetro, è ampio e in leggera discesa. Passiamo dalla bocchetta d'Olino, qualcuno si affaccia, con un brivido, a fotografare il precipizio. Dopo qualche curva cambia la direzione del percorso e i tratti che volgono a nord lasciano il passo a tratti più a est, verso la nostra meta, il rifugio Ombrega. Il colore dell'erba si ravviva, il senape lascia il posto al verde tenue, i rami degli abeti si colorano di primavera, anche in questa fredda e ombrosa valle, sembra impossibile, i raggi del sole risvegliano piano piano la vegetazione. Il rifugio Ombrega si annuncia dopo l'ultima curva, grossa e importante struttura. Un grande tavolone di legno accoglie gli affamati escursionisti e tra una chiacchera e una risata presto si fa il tempo del ritorno anche perché fa un freddo boia. Dal Lares brusà, anzichè prendere il sentiero dell'andata, scendiamo per la grande carrareccia verso l'Alpe Oro e l'Alpe Ortighera con l'incomparabile e familiare sagoma del Grignone in bianco che ci accompagna fino al Pian delle Betulle. Sosta finale con l'ottima birretta "marca Valsassina" allo chalet del Marco prima di scendere all'Alpe Paglio a riprendere auto e fiato. I dati: Distanza: 16,5 km Ascesa: 878 m. Altezza max: 1800 m. Tempo: 7:14 hr.
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