Rifugio Azzoni-Canale Bobbio 08 10 15 Escursione ambivalente, come le facce di una stessa medaglia. Ovvero come può lo stesso ambiente, con un primo percorso in salita essere bello, grandioso, facile, entusiasmante e diventare, dopo pochi passi, con un'altro percorso per la discesa, austero, difficile, lugubre e anche pericoloso. Un'escursione nella quale, aprendo il proprio cuore e la propria testa, si può imparare in un colpo solo il bello e il brutto dell'andare in montagna. La prima parte dell'escursione incomincia dai Piani d'Erna, raggiunti comodamente con la funivia di Lecco-Versasio; alla Bocca d'Erna prendiamo a sinistra per il passo del Giuff, dopo pochi metri sorpassiamo il grande vascone della sorgente Pesciola e dopo un buon tratto in facile salita arriviamo al passo dove prendiamo a destra il sentiero 8 (a sinistra si va verso il rifugio Resegone e Brumano). Qualche piccolo saltino di roccia ci impegna per brevi istanti anche le mani, ma il sentiero è facile e molto bello, usciti dal bosco entriamo nella splendida e grandiosa Val Comera, l'angolo nascosto del Resegone, ma secondo me, anche il più bello; torrioni appuntiti, pinnacoli e guglie, ghiaioni e rocce monumentali, un grandioso panorama primordiale per davvero. Il sole esce ed entra dalle nuvole creando ombre danzanti davanti ai nostri faticosi passi per la vetta, che raggiunta, ci regala uno splendido cielo azzurro. Fa anche caldo, via le felpe e le camicie, in maglietta facciamo una gustosa sosta per il panino. Decidiamo, non senza qualche titubanza, di scendere per il canalone Bobbio*. Il primo tratto di cresta dal rifugio al bivio per il canalone è molto bello... ma nuvole dense arrivano dalla valle, mettendoci in allerta. A tratti il paesaggio mi richiama l'inferno Dantesco, le nuvole grigie salgono velocemente, le rocce cariche di umidità sono scure e maligne...scendiamo con cautela...ecco le prime catene, più che nei piedi la forza è richiesta nelle braccia, bisogna tenersi forte forte perchè gli appigli per gli scarponi, in discesa, non si vedono. Tre volte ci aggrappiamo alle catene e tre volte felicemente atterriamo. Finalmente il difficile percorso tra le rocce termina. Un ultimo buco nel sentiero a strapiombo mi mette in imbarazzo, ma con calma e sangue freddo anche questo ultimo ostacolo è vinto. Ancora qualche centinaio di metri nel bellissimo sentiero ed eccoci nei verdi prati delle prime case ai Piani che smorzano la tensione della discesa. Di corsa alla funivia a prendere al volo la corsa per Lecco.
* il canalone Bobbio è un percorso difficile, da fare con persone fidate (non come è capitato a noi di avere appresso un "vero imbecille" sceso con noi) ed è sconsigliato alle persone non preparate e non allenate. I canaloni di norma si fanno in salita.