Rifugio Olmo_Valle dei Mulini_anello 06 06 2018
A Rusio, frazione di Castione, parcheggiamo l'auto nel grande piazzale e accesi i gps, smartphone e garmin vari, iniziamo l'escursione dalla Via del Latte (cartelli) che subito si presenta con tornanti in decisa salita nel bosco fino a raggiungere, tra carrareccia e bosco, la bella Malga Pozzetto e poi Malga Campo. Il panorama finalmente si apre sull'ancora lontana e imponente Presolana. Nei pressi della pozza d'abbeverata della Malga Campo il cartello per il rifugio Olmo ci dice di prendere a sinistra; comincia quì un bel percorso diritto che attraversa verdi pratoni in dolce salita fino al passo Olone, tra una nuvola e l'altra sbuca la Regina. Al passo Olone il sentiero scende per scenografici roccioni fino a raggiungere il rifugio Olmo, (oggi chiuso, in questo periodo aperto solo sabato e domenica), dopo un attimo di sosta al rifugio riprendiamo la marcia in salita verso il Passo degli Agnelli, le nuvole calano e nascondono del tutto la Presolana come fossero un enorme coperchio di alluminio sopra un'altrettanto enorme pentola rocciosa. Arrivati al passo degli Agnelli (Cai 320) a quota 1950 il panorama si apre maestoso tutt'attorno, siamo circondati da ardite pareti e da grandissimi ghiaioni, procediamo a sinistra (Cai 319A) e dopo qualche centinaio di metri scendiamo in basso per il ghiaione verso la valle e la Malga Presolana (cartello) ficcando i tacchi in vibram degli scarponi nella ghiaia per frenare la veloce e divertente discesa, nelle mani stringiamo le indispensabili bacchette che ci aiutano a mantenere l'equilibrio. Arrivati senza capitomboli all'alpeggio Presolana ci consultiamo se prendere a destra la Via del Latte oppure a sinistra per la Valle dei Mulini per tornare a Rusio, decidiamo per questa seconda via. Dopo un centinaio di metri in piano dalla malga entriamo nel bosco alla nostra destra, in discesa, a prendere il Sentiero dei Mulini, già forte si sente il rumoreggiare del torrente Borzo, che ci accompagnerà per tutta la discesa. Il sentiero è ancora umido e scivoloso per la pioggia, in alcuni tratti infido; roccette da superare con le mani, alberi caduti che ostruiscono il passaggio, qualche metro a strapiombo sul torrente, ma soprattutto per i guadi del torrente a cui siamo costretti, (ne ho contati almeno sei). Per evitare altri attraversamenti del torrente, ad una indicazione per la chiesetta di San Peder saliamo con le residue forze che ci sono rimaste fino alla bianca chiesetta, da lì torniamo a Rusio per la Via del latte, qualche goccia di pioggia ci rinfresca le idee. Da San Peder si può scendere a Rusio dal sentiero "Tognò di Broi". I dati: Distanza km. 14,7 Tempo hr. 7:52 Ascesa m. 1393 Alt.max m. 1950
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Le foto dell'escursione:
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