Rifugio Gianetti_Val Porcellizzo 20 06 2018
La sensazione di spazio infinito, la grandiosità delle masse granitiche, le aguzze cime che ci spiano guardando in giù, sembra vogliano ricordare all'escursionista che si avventura in Val Porcellizzo che gli uomini, pur con le loro grandi conquiste, sono piccoli, piccolissimi, forse addirittura insignificanti di fronte alla natura e al Creatore. Mai come in questo posto ti sembra di essere formica, mai come in questo posto gli occhi si riempiono di stupore per la grandiosità delle cime che li circondano. Un'escursione lunga, ma senza vergogna dico che le quattro ore e mezza di camminata impiegate per raggiungere il rifugio Giannetti sono davvero necessarie, quando invece gli ottimistici cartelli alla partenza ti dicono che per un "trekker" ce ne vogliono tre e un quarto, e solo due per un "atleta". Escursione con tre aspetti diversi; il primo tratto dentro il bosco in compagnia del vigoroso torrente Masino sempre alla nostra sinistra e del giallo dei numerosi maggiociondoli, con un attimo di preoccupazione passando sotto i due giganteschi massi detti "le Termopili". Il secondo tratto in piano passando per la verdissima zona della Baita Zoccone, sembra un dipinto di un pittore di qualche anno fa; acqua, fiori, ponticello con le cime innevate sul fondo, un quadretto veramente idilliaco, manca solo la pastorella col cappellino di lana rossa. Alla fine del pianoro comincia il terzo tratto, la ripida salita che ci porterà al Gianetti (vedi altimetria). All'inizio grandi cespugli di rododendri rosa, poi rocce sempre più grandi fino ad arrivare sulla schiena di un poderoso e lunghissimo masso granitico lisciato dallo scorrere di antichissimi ghiacciai. I giganti dei 3000 sono lì che ci guardano seminascosti dalle nebbie, ma se ne sente l'incombente e superba presenza. Un grande ometto segnala l'arrivo al rifugio Gianetti ancora purtroppo chiuso (il rifugista sale domani, ...azz!). Fa freddo, siamo quasi a 2600, la nebbia ci circonda, veloce panino e ritorno a calpestare il miliardo di sassi che riportano con le ginocchia indolenzite ai Bagni di Masino. I dati: Distanza km. 13,76 Tempo hr. 9:40 Ascesa m. 1644 Alt.max m. 2540
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