Rifugio Casera vecchia di Valvarrone 28 09 16
A maggio 2014 ero con i "Gitanti Gioiosi" sullo stesso percorso con l'obiettivo di raggiungere il rifugio Casera vecchia di Valvarrone, ma, dopo una bella sosta merenda con bottiglia di barbera all'altezza della seconda cascata sulla Via del Ferro, dovemmo tornare indietro per pioggia incombente. Mi è rimasto come il ricordo di un boccone che si ferma in gola e non va giù. Oggi è arrivato il momento di mandarlo giù. La salita dalla zona industriale di Premana, località via Giabbio, è sempre facile; è la Via del Ferro, ci può passare anche un fuoristrada, e infatti ne passano, compresi gli utili - per i locali - ma fastidiosi Quad a quattro ruote, c'è anche un'assordante elicottero che porta materiale per l'ennesima costruzione di una centrale idroelettrica. Si passa dall'alpe Gebio, Forno, Casarsa, e arrivati ad un bel pianoro con zona sosta e romantico ponticello in legno sul torrente Varrone, finalmente il silenzio diventa assoluto. Il sole fatica a filtrare nel denso bosco e fino a quota 1600 fa freschino anche con il pile, ma finalmente a quella quota finiscono gli infiniti e noiosissimi tornanti, il bosco sparisce e entra il sole nella magnifica valle. I colori, fino ad allora scuri, diventano squillanti e vivi, il verde strombazza dappertutto, il cielo azzurro sembra un vetro dipinto, i bianchissimi raggi di sole colpiscono le pupille che subito devono essere protette dai rayban. Che spettacolo questa valle inondata di sole! Sosta di un'oretta sulle panche del rifugio a prendere l'ultima tintarella estiva e conversazione con il buffo cane della Casera che leccandosi i baffi pare mi voglia dire: "buono quel formaggio che ti ho fregato!" I dati: Distanza 18,9 km. Tempo 7.10 hr. (1 ora sosta) Ascesa 1276 m. Panoramica della vallata
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