Lago Branchino da Valcanale 15 07 15
"Si, ciao...domani viene anche una mia amica, gli manca un pò di allenamento in montagna, pensa tu dove andare". Mi dice la Gitante Luisa. Bene, una nuova Gitante Gioiosa, sembra facile...ma con questo caldo eccezionale scegliere un'escursione possibilmente fresca, nel bosco, con acqua, e con punti di ristoro sul percorso dove si può sostare se non c'è la gamba, non è così semplice...e conoscendo i miei polli so anche che storcono il naso se gli propongo un'escursione facile, facile, facile. Mumble, mumble! Ecco l'idea, Valcanale, naturalmente! Grande pineta, grandi panorami, acqua a volontà, sentiero facile, il lago Branchino là in alto per chi vuol fare una bella sgambata e l'accogliente rifugio Alpe Corte per chi non ha la gamba allenata. C'è né per tutti i gusti! Arrivati al parcheggio di Valcanale dopo il laghetto già ci sono parecchie auto. In 40 minuti di facile salita nell'abetaia arriviamo al rifugio Alpe Corte, breve sosta e poi proseguiamo fino all'alpe di Nevel bassa. Quì la Gitante Luisa 2 ci saluta mentre noi proseguiamo per il lago Branchino. Arrivati in vista della baita di Nevel di mezzo (vendita formaggi) il panorama si fa grandioso, Sandro con una punta di giusto orgoglio ci indica il punto dove pose il bivacco prima di conquistare la vetta dell'Arera parete nord con tratti in libera per sbriciolamento delle rocce che rendevano impossibile l'inserimento dei chiodi. Sempre in facile salita arriviamo al lago Branchino, ridotto per la siccità ad una misera pozzanghera, rimaniamo colpiti e anche preoccupati dalla mancanza d'acqua poichè conosciamo molto bene il lago avendolo visitato parecchie volte e mai visto in così dimessa veste. Sosta scatoletta al rifugio lago Branchino perennemente chiuso e veloce ritorno con un piccolo anello al rifugio Alpe Corte; birretta in compagnia, due chiacchere e ritorno sotto una lieve pioggia che ci rinfresca prima di riprendere l'auto e ritornare nelle bollenti pianure milanesi. |
Le foto dell'escursione:
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