Grande anello del Resegone_190619
Un grande anello dalle mille facce, sul sempre vicino ma anche lontanissimo Resegone, la montagna dalle diverse personalità. Usciti dalla funivia, alla Bocca d'Erna scendiamo per verdi prati nel bosco verso il Pian Serrada e, con leggeri saliscendi, ad un bivio prendiamo il sentiero 1 fino ad un terrazzino panoramico in prossimità di un crocifisso in legno. Saliamo per scivolosi lastroni fino allo sbocco dell'imponente Val Comera per arrivare con qualche fatica ai prati inclinati del Pian Serrada, dove è possibile rifornisi d'acqua ad un'esile ma freschissima fonte. Passiamo uno sbiadito cartello che indica la ferrata del Centenario, con in lontananza la familiare sagoma del monte Magnodeno. Dopo il Pian Serrada il sentiero si inerpica arioso per roccette con un percorso molto bello, con saltini rocciosi da superare anche con le mani, il panorama sulle creste del Resegone è spettacolare. Superiamo con attenzione un passaggio attrezzato di corrimano, superato l'angolo ecco lassù in alto la macchia rosa del rifugio Azzoni, siamo ora nel canalone di Val Negra, ampia e accidentata apertura rivolta a sud. Con il rifugio che ci fa da meta risaliamo con fatica e copioso sudore, i tanti gradoni e salti rocciosi che superiamo anche con l'aiuto delle mani. Finalmente dopo la dura salita ecco gli ultimi gradini che ci portano al rifugio Azzoni avvolto dalla nebbia dove facciamo la meritata sosta con birrette, panini e caffè. Fa anche freddo. Per il ritorno, usciti dal rifugio due vecchi cartelli gialli ci indicano a sinistra Can. Bobbio e Can. Comera, a destra Erna funivia, Morterone, Brumano. Prendiamo a destra scendendo* su marcate tracce per prati fino ad entrare nel bosco per noiosa discesa, fortunatamente in ombra, lasciamo a destra la deviazione per Brumano prendendo invece a sinistra per la sorgente Forbesette. Alla sorgente quasi in secca dobbiamo ancora raggiungere in salita (con un dislivello di circa 130 metri) il passo del Giuff (1530 m.), da quì il percorso ci porta con un'altra oretta di cammino ai verdi Piani d'Erna dove riprendiamo la funivia per scendere al parcheggio con le auto rimaste a cuocere sotto il sole. Escursione molto varia; prati, bosco, canaloni, rocce, roccette, passagio attrezzato, sentierone, bosco, bosco, ancora bosco, grandi panorami sulle creste, ma percorso lungo e faticoso che richiede adeguata preparazione, (anche di testa). * Dal libro "I più bei sentieri di Lombardia" di S.Papucci: "...fino a trovare dopo pochi minuti un'evidente deviazione a sinistra e subito dopo un bivio in corrispondenza di una sbiadita freccia; quì si va destra sul sentiero 8, più avanti ben segnalato, che ci porterà al passo del Giuff, attenzione non ci sono altre segnalazioni! Se si perde questa deviazione si è costretti a scendere..." I dati: Distanza 10,2 km Tempo 7:25 hr. Ascesa 1228 m. Alt.max 1889 m.
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