Bivacco del Notaro-Val Bodengo_190619
Mercoledì 12/6 dovevamo far la conoscenza con la Val Bodengo ma fummo costretti a tornare indietro a causa del maltempo, ci riproviamo oggi, con un tempo decisamente migliore. Arrivati a Gordona sostiamo al bar San Martino, nei pressi della chiesa, per la classica sosta caffè e per l'acquisto del ticket giornaliero per la Val Bodengo (6 euri), saliamo poi per via Cimavilla che diventa infine la strada per Bodengo, un lungo susseguirsi di tornanti e tornantini. La strada è molto stretta e due veicoli che si incrociano passano a fatica. Superiamo il borghetto di Donadivo e infine ecco le belle casette di Bodengo, la strada si fa ancor più stretta, con lunghi tratti di cementata e altri tratti di strada bianca fino a Corte Terza dove termina con un grande spiazzo. Per arrivare fin quì ci è voluta una buona mezz'oretta di auto da Gordona. Ci infiliamo in fretta gli scarponi per andare alla scoperta di questa bellissima valle, attraversiamo il ponte pedonale di Corte Terza sul torrente Boggia e lo spettacolo si spalanca davanti ai nostri occhi; grande, luminosa, lunga, selvaggia Val Bodengo, un anfiteatro veramente spettacolare, una poesia. Lasciamo il bel borgo di Corte Terza e in compagnia di qualche mucca che ci segue ci incamminiamo in piano per Corte Seconda, ruderi che raggiungiamo in un'ora circa di piacevole cammino. Da quì si sale in fretta, il dislivello aumenta velocemente, si comincia a sudare, il paesaggio si fa più aspro, siamo tra i sassi, il verde dei prati è ormai lontano, superiamo una lingua di neve, poi un'altra e un'altra ancora, attraversando più volte le limpidissime acque del torrente Boggia. Sollevando gli occhi le cime sono tutt'attorno a chiudere la Val Bodengo, come guglie di un'enorme corona di pietra, scendono grandiose e gigantesche placche di granito che pare d'essere in Val di Mello. A quota 1750 circa il sentiero, sempre ben segnato rosso-bianco-rosso, compie una svolta a destra e lasciando di sotto i ghiaioni si inerpica con un lungo traverso quasi in piano fino ad un canalino gradinato che preannuncia l'arrivo al bivacco, la salita è faticosa, dopo tre ore di marcia la stanchezza si fa sentire. Usciti dal canalino eccoci su un grandioso balcone che domina tutta la valle, laggiù si intravede tra i massi un liscio tetto, e guidati da numerosi bolli arriviamo finalmente al Bivacco del Notaro. Il Bivacco è molto confortevole, dotato di piccola cucina, stufa funzionante (ci siamo fatti un tè), vari letti a castello, tavolo. Molto ben fatto, vien voglia di star qui qualche giorno. I dati: Distanza 12,2 km Tempo 7:57 hr. Ascesa 1082 m. Alt.max 1919 m.
|