Baite del Moschel-Marmitte dei Giganti_Valzurio_080323
Arrivati nel nuovo parcheggio di Spinelli-Valzurio scopriamo che non c'è la macchinetta per il ticket, il nostro capogita Giuliano è costretto a tornare a Oltressenda per cercare i gratta e sosta (foto 2). Nell'attesa ci consoliamo con lo spettacolo aeronautico di un elicottero che volteggia dondolando nel cielo con appesi grandi tronchi d'albero, da quì a là, e da là a quì. Arrivati finalmente i gratta e sosta dopo una buona mezz'ora di ritardo sulla tabella di marcia, prendiamo il sentiero 340 per le Baite del Moschel, rifugio Olmo, passo Scagnello, rifugio Albani, ecc..., il percorso si snoda attraverso bei boschi di larici parallelo al corso del torrente Ogna che ora è vergognosamente in secca, ogni tanto c'è qualche tratto ghiacciato da attravesare con attenzione ma tutto sommato il sentiero è molto facile, con poco dislivello e senza nessun pericolo. Dopo un paio d'ore di tranquilla camminata arriviamo in vista dei bellissimi prati delle Baite del Moschel, di fronte a noi, in fondo alla valle troneggiano i Monti Ferrante e Ferrantino, alla nostra destra, incombente sulle nostre teste, la regina Presolana. Che spettacolo magnifico, pare d'essere dentro un quadro di Segantini! Procediamo sulla carrareccia verso nord alla ricerca delle Marmitte dei Giganti, arrivati ad una bella radura con ponticello metallico sul torrente Ogna senza acqua, rimaniamo indecisi su che direzione prendere, cartelli per le Marmitte non se ne vedono, ecco allora che il fiuto montanaro del nostro Peppino pone fine al problema, individua il sentiero che ci porta di fronte alle marmitte. Un vero gioiellino della natura! Siamo affascinati dalla piccola e gentile bellezza di questo incantevole scrigno naturale (foto 17-21) che fotografiamo a più non posso. Ritorniamo alla radura con alcuni tronchi a mò di panche per la sosta panino, troviamo a terra il cartello freccia-scultura "Marmitte dei Giganti" (foto 24), fonte della nostra perplessità nel prendere la giusta direzione per le marmitte. Finita la lunga pausa il nostro capogita ci richiama all'ordine per il ritorno che faremo ad anello sulla carrabile passando tra le due baite del Moschel, alla destra orografica della Valzurio. Spesso ci giriamo ad ammirare lo scenografico sfondo con il Ferrante e il Ferrantino. Con un'ultima visita alla casotta del freddo dove si tenevano i latticini e i formaggi (selter rui) ritorniamo al parcheggio di Spinelli e niente solita birretta in Valzurio perchè è tutto chiuso. Torneremo d'estate col costume per fare il bagno nelle marmitte! I Dati da eTrex:
Distanza 9.4 km Tempo 5:36 hr. Alt.max 1325 m. Ascesa 686 m.
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